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Come vorrei essere un albero, che sa dove nasce e dove morirà

Come vorrei essere un albero, che sa dove nasce e dove morirà

“E’ necessario elaborare un memoria condivisa del passato, essendo tale memoria premessa indispensabile di una vera, comune identità nazionale.” (Ernesto Galli della Loggia)

“Il vero modo per rendere memoria alle vittime delle foibe sarà comprendere le cause, capire come mai si giunse all’orrore. Rendere loro l’onore dei fatti, non delle parole.”  (Massimo Cacciari)

L’allestimento, letture e canzoni, si svolge in due momenti: attraverso letture di pagine letterarie, saggi e articoli di giornale, nella prima parte viene descritto l’esodo della popolazione giuliano-dalmata dalle terre italiane che sarebbero passate sotto il controllo della Jugoslavia; nella seconda viene invece narrata la tragedia di chi rimane, fino al dramma delle foibe. Il desiderio è, oltre che informare, suscitare una reale compassione per chi, senza colpa, è stato vittima della violenza. 

Da una parte la violenza dei patti tra i “potenti” che, con un tratto di matita, disegnano confini che recidono legami e affetti profondi, che costringono ad abbandonare muri e paesaggi familiari, che trasformano bambini e adulti in confusi e fragili esuli in terra straniera. 

Dall’altra la violenza di chi, per ideologia, ritiene alcuni fra i propri simili indegni di vivere, indegni persino di essere ricordati e perciò cancellati, precipitati nei buchi della terra.

Una narrazione amara e sofferta, che non impedisce però di guardare con malinconica tenerezza alle storie di quei nostri compatrioti, arrivati, esuli, accanto alle nostre case. 

Una malinconica tenerezza che vorremmo si riflettesse anche sui nuovi tragici esili dei nostri giorni.


Lo spettacolo, ricorrendo a semplici ed evocative soluzioni drammaturgiche, è adatto ragazzi dai 14 anni in su e adulti. Può essere utilmente collocato in occasione della Giornata del Ricordo.

Drammaturgia: ROBERTO GUARNERI
Regia: VALERIA LOTTA
Canzoni di: Sergio Endrigo, Simone Cristicchi e Pietro Soffici.
Due canzoni originali di Roberto Guarneri.

Con: Emanuela Sabatelli e Valeria Lotta
Canzoni: Maria Alberti (voce), Roberto Guarneri (voce e chitarra), Gianni Binetti (fisarmonica)

Durata dello spettacolo: un’ora circa.

Esigenze tecniche minime

  • Spazio scenico 6×6 metri
  • Attacco elettrico 220V, 6KW
  • Tempo di montaggio: Due ore
  • Tempo di smontaggio: Un’ora

È disponibile un trailer dello spettacolo:

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